Quella di Ascoli Piceno è la provincia più meridionale della regione Marche.
Il territorio digrada dagli Appennini al mare con monti e colline a partire dai Monti Sibillini che si ergono alti sul confine con l’Umbria mentre nel versante orientale ha inizio una serie di formazioni collinari che raggiungono il mare.
Questo susseguirsi di colline che assumono colori diversi dati dai frutteti, dai vigneti, dagli uliveti e dalle coltivazioni, si digradano verso il mare modificando il paesaggio in una tavolozza di colori.
Il litorale, stretto e sabbioso, è compreso fra le foci del Chienti e del Tronto ed è cosparso di centri balneari di grande interesse turistico come San Benedetto del Tronto dalla lunga spiaggia sabbiosa con ampio arenile circondato da un verde intenso delle numerose palme presenti; Grottammare e Cupra Marittima.
Monti, colline, vallate, boschi, spiagge conferiscono al territorio una grande varietà di paesaggi da scoprire in ogni stagione dell’anno nella loro vivida bellezza.
Cosa vedere
Gli edifici, le strade e le piazze che la caratterizzano ne raccontano la storia plurimillenaria: dalle facciate delle sue case d’impianto medioevale all’antico reticolo di vie e sentieri che la compongono.
Ascoli Piceno è città d’arte, di cultura, di forti tradizioni.
Armonia e coesione sono gli aspetti caratterizzanti la città.
Il merito è del travertino, materiale utilizzato sin dalle sue origini per la costruzione di edifici di vario genere: dalle semplici abitazioni ai palazzi signorili, dalle chiese alla pavimentazione delle piazze.
Due sono i centri nevralgici di Ascoli, piazza del Popolo e piazza Arringo.
La prima è stata luogo dell’antico foro e della residenza dei Capitani del Popolo, oltre che attivo centro commerciale, la seconda, invece, ha costituito il cuore politico della città con il Duomo e il Palazzo Vescovile.
Molti dei musei di cui dispone la città sono concentrati proprio nella piazza Arringo, non a caso denominata “piazza dei musei”.
Sono presenti in essa: la Pinacoteca Civica, che contiene numerose opere d’arte, come quelle di Tiziano e Guido Reni, il Museo Diocesano ed il Museo Archeologico Statale. Affascinante è il percorso tra i luoghi di culto della città, che può partire dalla chiesa di S. Tommaso, fino ad arrivare alla chiesa di S. Maria Intervineas, attraversando le altre quattordici chiese romaniche, oltre al Battistero, che caratterizzano Ascoli Piceno.
Questa terra ha una grande tradizione teatrale; ne sono testimonianza i diversi teatri costruiti nell’Ottocento quali i Filarmonici, il Ventidio Basso, l’auditorium S. Francesco di Paola.
La strategica posizione geografica di Ascoli Piceno consente di visitare il Parco Nazionale dei Sibillini, il Parco Nazionale Gran Sasso-Laga e la cima della Sibilla.
Non lontano dalla città, inoltre, si erge il monte Ascensione.
Spostandosi da Ascoli verso San Benedetto del Tronto si incontrano caratteristici centri, come quello di Offida, e Acquaviva Picena con i resti della rocca quattrocentesca. Scorci medievali si trovano invece a Ripatransone, detto anche “belvedere del Piceno” per la sua posizione panoramica.
Tra le località di mare, ricordiamo le caratteristiche viuzze di Grottammare e San Benedetto del Tronto, con la spiaggia sabbiosa.
Cosa fare
Gli amanti del trekking e della natura possono percorrere i sentieri tra i boschi e i pendii dei monti Sibillini ascolani, alla ricerca della grotta della Sibilla, così chiamata perché pare che qui vivesse la profetessa o di piccoli borghi, chiesette e testimonianze storiche.
Qui si trova anche il Lago di Pilato nelle cui acque, secondo una leggenda, sparì Ponzio Pilato trascinato dai bufali.
Sono stati creati itinerari sia su strada sia per mountain bike che percorrono questo variegato territorio tra montagna e mare, salite e discese, boschi e pietraie alla riscoperta di posti incantevoli.
Acquasanta Terme, invece, rappresenta un luogo ideale per chi desidera trascorrere del tempo prendendosi cura di sé grazie alle acque termali, già note ai tempi dei romani e al nuovo stabilimento termale per la cura di varie affezioni.
Cosa assaggiare
Elemento principale della cucina picena è l’olio d’oliva, che ne sottolinea la genuinità e la semplicità.
Le paste all’uovo rivendicano un posto di riguardo tra i primi piatti, siano esse tagliatelle, maccheroncini di Campofilone o chitarrine.
Il secondo piatto tipico è il fritto misto all’ascolana di cui le olive farcite sono un piatto conosciuto un po’ ovunque.
Si tratta di olive snocciolate e farcite con un ripieno di carne, impanate e infine fritte. Possono essere servite come antipasto o come stuzzichini.
Ma il fritto comprende anche crema, zucchine, carciofi e costolette d’agnello.
La ruvidità tipica dell’entroterra, si assapora nei piatti a base di carne con il maiale in porchetta, l’agnello marinato; piatti a base di tartufo e a base di funghi.
I vini piceni hanno raggiunto un livello di qualità tale da renderli frequenti sulle tavole italiane.
Rinomati il Rosso Piceno, il Rosso Piceno superiore, l’Offida Rosso Doc, la Passerina, il Pecorino e il bianco Falerio dei Colli Ascolani.